Stadium stupisce e a ranghi ridotti vince con la capolista Belluno
Seconda partita in casa per Stadium Mirandola, che accoglie nel PalaSimoncelli la DRL Belluno, squadra che si presenta a punteggio pieno nella città dei Pico.
I gialloblù partono forte, vantando anche un leggero vantaggio nel set d’apertura. I veneti però non perdonano e raggiungono la squadra di casa a metà del parziale. Il servizio di DRL è temibile e si inizia il combattimento punto per punto fino a fine set, quando la DRL prende definitivamente il largo concludendo 25-21.
Nel secondo set le parti si invertono: Belluno parte aggressiva e tenta la fuga già ai primi palloni, con i mirandolesi che però non concedono questo lusso e rimangono con il fiato sul collo dell’avversario, che arriva a trovarsi in svantaggio 23-21. Il secondo set viene concluso con i gialloblù che si limitano a gestire il vantaggio per pareggiare i conti con un 25-22.Nel terzo periodo la squadra dei Pico inizia aggressiva, sospinta dalla bolgia infernale dei 400 tifosi del PalaSimoncelli, mantenendo un buon vantaggio nello svolgimento del set, che grazie ad uno smistamento impeccabile del capitano Giacomo Ghelfi e a un’ottima prestazione dei centrali Rustichelli e Caciagli, arrivano a doppiare i bellunesi con un severo 20-10.
I mirandolesi bramano il riscatto per le trasferte precedenti, e concludono il terzo set 25-14, strappando matematicamente il primo punto della stagione alla capolista. All’inizio del quarto set la DRL assalta, cercando di convincere la Stadium e un incandescente PalaSimoncelli che i miracoli non esistono. Il punteggio è sul 7-4 e sembra che il carburante dei padroni di casa sia esaurito mentre cercano in tutti i modi di riaccorciare le distanze con i veneti. Lo strappo viene ricucito sul 14-14 in ultimo con un salvataggio disperato, sul 14 parti, simile a quanto visto ai mondiali tra Italia e Paesi Bassi: Giacomo Ghelfi, Bellei e Stöhr si tuffano a capofitto oltre la linea dei 9 metri, salvando la palla che cade nel campo di una DRL già esultante, che non riesce a rispedire la sfera nel 9×9 avversario. Un ace di Giovanni Bellei, seguito da due muri punto della diagonale Rustichelli-Caciagli e da un potentissimo attacco di prima intenzione del teutonico in forze a Mirandola segnano il tracollo psicologico definitivo della capolista, che riesce ad annullare tre match point, portandosi ai vantaggi. Mirandola non fa sconti e conclude il set con il risultato di 28 a 24.
La vittoria può avere vari volti, ma quello di sicuro identificabile è quello del pubblico. Al PalaSimoncelli si gioca in 7, le partite si fanno improvvisamente difficili davanti all’orda mirandolese. La Stadium che non ti aspetti, capace di sconfiggere i primi della classe nonostante le assenze e di fare infiammare una Città, scesa ancora una volta in campo a fianco dei propri ragazzi.