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Stadium fa 1-1 poi cade. 3-1 al Banca Macerata Forum

Nessuna modifica alla formazione dei gialloblù contro MedStore Tunit Macerata rispetto a quanto visto nella vittoria contro TMB Monselice: Stöhr-Bellei in posto 4, Rustichelli-Scaglioni al centro e a chiudere la diagonale principale dei fratelli Ghelfi, mentre i liberi Angiolini e Rustichelli si alterneranno rispettivamente in ricezione e difesa.

Il sorteggio offre il primo pallone ai padroni di casa, orfani del centrale Pizzichini, infortunato ad un ginocchio.
Macerata parte subito forte e guadagna immediatamente un buon vantaggio, e consente a Mirandola il primo punto solo quando il tabellone segna il 3-0. Francesco Ghelfi ha il primo turno al servizio dei gialloblù e inaugura subito con due ace, mantenendo la battuta fino al sorpasso sul 3-5.

Dopo una lunga pausa sul 10-9 per ripristinare il referto elettronico, le squadre si mantengono in equilibrio fino quasi alla dirittura d’arrivo, quando la squadra di casa tenta l’allontanamento sul 19-17. Pinca chiama subito il suo primo timeout per provare a sistemare la situazione. La serie positiva viene interrotta, ma Stadium non riesce ad avvicinarsi all’avversario. Stoehr atterra il ventesimo per gli emiliani sul 21 avversario e si porta al servizio. Il tedesco si impone e obbliga i rivali a una ricezione slash, a cui segue l’attacco vincente di Ghelfi, ed è 21-21. I maceratesi sono sempre i primi a mettere il naso avanti in questa fase, ed è così anche sul 23-22, in cui è il polacco Wawrzynczyk a trovarsi sui 9 metri. Arriva il secondo discrezionale di Pinca, e Francesco Ghelfi pareggia di nuovo. MedStore Tunit non cede, e si prende il primo set per 25-23.

Il secondo set mantiene invariate le formazioni, ma Mirandola scivola e la situazione è speculare a quanto visto prima: Riccardo Rustichelli si trova a servire sul 5-3. I gialloblù riescono a raggiungere i biancorossi, che non riescono ad aggredire appieno e che lasciano in prima fase il vantaggio ai modenesi. Bellei continua a trascinare Stadium, segnando l’ace del 7-10 che obbliga Coach Gulinelli al timeout.
Macerata continua a segnare senza però assorbire il vantaggio, che rimane di 4 punti sul 14-18 e obbliga il coach marchigiano a chiamare ancora una pausa che però non sortisce gli effetti desiderati mentre la formazione emiliana continua a correre sul 20-15. Wawrzynczyk fa ace ma sbaglia il servizio venendo sostituito da Margutti. Il vantaggio si accorcia e i Ghelfi provano a chiudere in fretta, mantenendo il +4 sul 22-18. MedStore Tunit continua ovviamente la sua battaglia, e segna due punti di fila per il 20-23, su cui Pinca chiama un break per la prima volta nella frazione. Lazzaretto sbaglia l’attacco e porge 4 set point a Mirandola. Luisetto cancella il primo e si porta al servizio, ma il suo omologo Riccardo Rustichelli atterra l’attacco e conclude il secondo set in favore di Stadium per 25-21.

Tutto da rifare per le due formazioni nel terzo parziale, aperto da un errore in battuta per parte.
Formazione invariata a Mirandola, mentre Macerata offre di nuovo Wawrzynczyk per Margutti.I padroni di casa partono subito aggressivi e si staccano dalla parità iniziale volando a +5 sul punteggio di 11-6, su cui Pinca e Mescoli chiamano timeout per evitare che il set scivoli fuori controllo. La serie positiva viene interrotta, ma Stadium non riesce ad abbattere il muro del +3, che rimane solido anche a metà set, dove le formazioni si presentano con il punteggio di 15-12. Niente da fare per gli emiliani, che hanno sperato nell’impresa contro una squadra di grande spessore e che ora si trovano in sofferenza sul punteggio di 19-14. Arriva il secondo timeout dello staff mirandolese, che interrompe la striscia positiva maceratese senza impattare significativamente sulle differenze di punteggio. MedStore Tunit passa il ventesimo a +6, ma sembra abbassare il ritmo e offre il fianco ad un ultimo, difficile affondo di Stadium, che nel turno di battuta del suo capitano si è portata a 3 lunghezze dai padroni di casa. 22-19 il punteggio sul timeout di Mister Gulinelli, in cui un ottimo Luisetto segna il cambio palla. 24-23, Macerata ha 3 palle set e Stadium ne ha annullate 2: Gulinelli chiama il suo ultimo timeout.
Macerata
conclude con un muro sull’attacco mirandolese: 2-1.

Le formazioni non riportano nuove modifiche all’inizio del quarto set, avviato dal servizio di Francesco Ghelfi.

Mirandola apre alla meglio delle sue possibilità e riscuote un buon +3, ma rallenta gravemente e offre il pareggio e sorpasso agli avversari per 8-7 in un Forum galvanizzato dalla prestazione dei propri beniamini. Pinca chiama il timeout e i suoi ragazzi riescono a pareggiare, ma ancora una volta Morelli guida il sorpasso dei biancorossi, che solo dopo il calo mentale di Stadium sembrano in grado di salire a pieno titolo in cattedra. Il tabellone riporta 13-9 quando il tecnico emiliano chiama il suo secondo timeout nella speranza di prolungare la partita verso il quinto set. Mirandola è in balia dei padroni di casa: Stoehr segna un buon mani out ma i gialloblù non riescono a mantenere il turno.
Luce flebile da Stadium, che non viene riaccesa neanche dall’ace di Giacomo Ghelfi su un ancora ribaltabile 17-13.
La fiamma sembra riaccendersi lentamente e spontaneamente, con l’opposto di Mirandola che segna il punto del -2 preoccupando Gulinelli che chiama qualche secondo di pausa. Stoehr segna e Scaglioni sbaglia al servizio. Wawrzynczyk mura Ghelfi: Macerata è di nuovo a +3.
MedStore Tunit
può gestire il suo vantaggio per andare a chiudere il set, e Kindgard ha 5 match point: Stoehr ne annulla uno ma non riesce a recuperare.
Macerata conclude il quarto set 25-20.

Stadium viene sconfitta da una delle teste del girone, ma gli spunti lasciati dalle capacità combattive dei gialloblù sono sicuramente positivi, anche se purtroppo la caccia ai punti dovrà attendere un’altra settimana.

Gli occhi di Ghelfi e compagni sono puntati già a Fano, sia per l’incontro di settimana prossima, sia per l’ospite di Domenica 26 per i marchigiani, ovvero i rivali salvezza diretti di Montecchio Maggiore.

DICHIARAZIONI

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca.
Abbiamo avuto le occasioni per portarci a casa almeno un punto fondamentale in ottica salvezza ma non siamo mai riusciti a concretizzare. Dobbiamo subito azzerare e prendere quello che di buono abbiamo fatto, siamo riusciti a mettere in campo a tratti un’ottima qualità di gioco e abbiamo dato del filo da torcere a una delle prime della classe.
Non possiamo fare altro che continuare a lavorare al massimo come stiamo facendo di in settimana in settimana

Giovanni Bellei, schiacciatore