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Profondo Gialloblù

Stadium fallisce nella trasferta salvezza, sarà tutto da rifare nel tra fine andata e inizio ritorno. Prestazione deludente dai mirandolesi, unica nota positiva il rientro di Francesco Ghelfi.

Inizia con una buona notizia la partita di Stadium in quel di San Donà: niente prolungamento dello stop di Francesco Ghelfi, che rientra nello Starting Six di coach Pinca per questa partita, che però deve sopperire invece agli altri assenti, Giovanni Bellei e Matteo Rustichelli.
Stadium inizia in ricezione, con i fratelli Ghelfi in diagonale principale, Canossa-Rustichelli al centro e StöhrDombrovski come schiacciatori, libero Angiolini.
Primo punto del match in favore dei padroni del PalaBarbazza, con il triestino Umek al servizio. Stöhr inganna l’attacco avversario e li costringe ad un pallonetto fuori ed è subito parità.
Stadium inciampa e si trova in svantaggio sul 3-1, ma il destino ha un gran senso dell’umorismo, e il primo punto in Lega Pallavolo del superbomber Francesco Ghelfi arriva proprio qui, con un delicatissimo pallonetto, che fa ripartire i suoi e infonde la fiducia necessaria a recuperare e superare sul punteggio di 6-5.
Inizia il gioco di nervi tra sue squadre che devono vincere e che vogliono andarsene dalla zona bassa della classifica. Il numero 9 ancora una volta a tabellino, ancora una volta con un pallonetto ed è 9-7. Le squadre continuano a raggiungersi e sorpassarsi e si vede un fuoco diverso negli occhi dei gialloblù che vogliono tornare dal Veneto con più di 6 punti.
Sul 14-13 Canossa viene sostituito per Caciagli nella speranza di raddensare il muro, ma con alcuni errori il VTC prende il suo primo break, 16-14 e Pinca decide di serrare le fila chiamando un timeout, che permette a Dombrovski di piazzare il quindicesimo e rimettersi in corsa.
Mandilaris sale in cattedra e aumenta a tre le lunghezze di distanza, e un errore di Stöhr allunga a 4 il break, costringendo Pinca al secondo time out sul 19-15. Ghelfi risveglia i suoi e accorcia il distacco subito dopo la pausa ma Mandilaris e Umek non le mandano a dire, portando la squadra a +5.
Ace di Umek, Stöhr scende per Capua sul 22-16, ma un altro errore in attacco offre ai sandonatesi il ventitreesimo punto, ma Umek restituisce il favore in battuta ed è 23-17, ma Mandilaris guadagna il set point e chiude, 25-17 e primo parziale ai veneti, che vogliono far ricadere i gialloblù nelle loro vecchie pessime abitudini.
Secondo set che ricomincia con Caciagli di nuovo in campo al posto di Canossa, con il capitano Ghelfi che si offre in battuta. Il set riparte con lo stesso ritmo visto in apertura in una situazione di buon equilibrio, San Donà leggermente avanti, ma Stöhr e Dombrovski mantengono il sestetto emiliano attaccato agli avversari. Show centrali: Rustichelli costringe gli avversari alla free ball e Caciagli chiude l’azione del pareggio 6-6.
Umek, Mandilaris e Delmonte sono giocatori di esperienza e continuano a divertirsi sporcando sulle mani del muro, ottenendo il primo break 10-7. Sul punto del 12-11 è San Donà a chiamare il primo videocheck del match, cercando di annullare l’invasione assegnatagli dal giudice di gara, ma il fallo c’è e Mirandola si accoda di nuovo, quando un errore di Mandilaris offre il pareggio sul 12-12. L’equilibrio rimane fino al 15-15, quando i padroni di casa rimettono il naso avanti durante il difficile turno di battuta di Umek sul 17-15. È proprio quest’ultimo però a rompere il ritmo offrendo il sedicesimo punto a Mirandola e Francesco Ghelfi pareggia con un solido muro sul triestino.
Il superbomber non si risparmia e sfrutta un mani out per pareggiare sul 20, quando gli schiacciatori Umek e Stöhr si dichiarano ufficialmente guerra. Sul 21 pari è il turno di Schincaglia, che sale per il capitano Giacomo Ghelfi al fine di alzare il muro, ma la mossa fallisce e Ghelfi torna subito in campo, dove i gialloblù subiscono un ace e si trovano sotto per 23-21 dove Pinca chiama i suoi a rapporto senza però ottenere i risultati sperati con i veneziani che si trovano a gestire 3 palle set. Il coach mirandolese richiama timeout per rompere il ritmo avversario, e Dombrovski ce la fa, pallonetto e battuta per Rustichelli.
Stadium non è l’unica però a poter chiamare timeout, e un esperto coach Tofoli chiama una pausa delle due ancora a sua disposizione. Stadium non riesce a scalare la montagna e il secondo set finisce 25-22.
Il Volley Team Club mette in banca il primo dei 3 punti in palio e si mette a caccia degli altri due. Nella terza frazione la partita riprende con Scaglioni al centro al posto di Caciagli.
Ghelfi apre con un attacco e Mandilaris risponde istantaneamente con un mani-fuori. La battuta passa ad Umek, che con una palla sul nastro mette in difficoltà i mirandolesi. Umek di nuovo sul nastro, ma Scaglioni vuole testare il campo e mette a terra il 2-2 e registra il primo ace della partita nell’angolino, mandando in vantaggio Mirandola in questo terzo set. San Donà pareggia a 5 ma Mandilaris sbaglia la battuta. Pallonetto venefico di Dombrovski che firma il break, ma gli avversari sono subito dietro. Il vantaggio viene mantenuto fino al 10-8, quando un insidioso Umek consente ai suoi di pareggiare. In questo parziale è sempre stata la Stadium ad avere il naso davanti, e Scaglioni conferma la tendenza con un attacco a segno che lo manda al servizio, dove registra a tabellino un altro ace e un errore, 12-11.
VTC fa la voce grossa e pareggia a 13, ma con un errore lascia il vantaggio di nuovo a Mirandola. Tofoli non è convinto e chiama un videocheck, c’è un tocco a muro e San Donà è in vantaggio per la prima volta nel set con uno dei battitori più insidiosi della formazione. Altro punto e Pinca chiama il timeout sul 15-13 avversario per rompere il break negativo. Il greco Mandilaris non è un novellino e la battuta è insidiosa, ma Stöhr la mette giù e se ne va al servizio, altro punto di Dombrovski ed è pareggio sul 15 ma i ritmi sono invertiti, ora è San Donà a mettere sempre il naso avanti. Umek tira lungo e i modenesi controsorpassano, offrendo a Tofoli l’opportunità di chiamare un timeout per riaccendere i suoi. La mossa è giusta, il capitano emiliano batte fuori. Finale di set concitato e l’onnipresente Mandilaris si prende il 21-19.
Pinca chiama di nuovo time out, ferma il gioco e parla coi suoi ragazzi dopo che uno scambio lunghissimo ha galvanizzato i giocatori veneziani. Umek è in battuta ma Scaglioni non ne vuole sapere, punto in attacco e di nuovo se ne va al servizio sul 21-20 quando un attacco di Mazzanti firma il ventiduesimo punto sandonatese.
Stadium scompare e si risveglia sul 24-21, con Rustichelli che annulla la prima match ball mandando Stöhr al servizio, ma San Donà mette a terra l’ultimo pallone, portandosi sul 3-0.
Una Stadium che ne recupera un giocatore e ne perde 3 continua la sua serie di sconfitte, non riuscendo a finalizzare nei momenti di vantaggio e rimanendo solitaria al fondo.